[Post del 29 settembre 2019] Stamane ho fatto Vagabondaggio letterario in un quartiere di Lecce dove ieri è stata inaugurata una biblioteca di comunità. Ho invitato le persone del posto ad usufruire del servizio che a breve sarà attivo perchè al contrario di quello che ho ascoltato ieri sono fortemente convinta che la biblioteca di comunità proprio in quanto tale debba saper accogliere non solo i bambini ma soprattutto gli adulti. È solo attraverso la frequentazione assidua delle famiglie e lo scambio intergenerazionale tra i fanciulli e gli anziani che un presidio culturale può avere senso di esistere.

Così sono andata a leggere ai cittadini che frequentavano questa piazza assolata. Seduti sulle panchine c’era chi di origine salentina e chi venuto dall’Asia. Insieme abbiamo intrecciato le parole intessendo trame nuove di vita vera. Le parole… che grande responsabilità abbiamo noi esseri umani. Se solo ci rendessimo conto del potere battesimale delle parole capiremmo che il diritto all’utilizzo di esse non può essere separato dal dovere della cura.

 

Cosa significa quindi fare Vagabondaggio letterario? Rispondo con le parole di Amelia Rosselli “Occorre cambiare la prosa del mondo” perchè quando leggo per gli altri, le parole che pronuncio assumono un atto politico.
#sullestradedeilibri

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