“Abbiamo cominciato a fare libri come prosecuzione dell’attività di rivista con il blog Musicaos nato a gennaio del 2004”. Ha inizio così l’incontro con Luciano Pagano, giovane ed esperto editore, che mi ha raccontato la storia di Musicaos, la sua casa editrice.

“Negli anni 2005, 2006 e 2007 ho avuto modo di iniziare a collaborare come redattore ed editor con alcune case editrici locali. La collaborazione più interessante è stata con Besa Editrice. Poi fra il 2008 e il 2010 Musicaos ha subito una trasformazione passando da sito a blog nel quale sono continuati a comparire sia racconti inediti sia interventi di critica letteraria.  C’è un giudizio che segna questo modo di lavorare che ben racchiude il senso dell’attività svolta. Ad esprimerlo è stato Giuseppe Genna che affermò come Musicaos sia resistito al crollo della blogosfera”.

Questa resistenza caratterizza l’editore che vi sto presentando. Conosco Luciano da diverso tempo. Ho conosciuto prima la sua scrittura poi questa ci ha permesso di incontrarci e condividere anche alcuni progetti insieme. Sono molteplici le qualità che riconosco e apprezzo in lui. Certo è evidente la passione così come altrettanto palese è la professionalità con la quale svolge il suo lavoro ma ciò che più riconosco in Luciano è la capacità di dare vita ai libri con una solerzia a dir poco ammirevole.

C’è nel suo impegno, autentico e singolare, una sorta di catarsi nell’universo letterario che fa di lui un editore puro, scevro dalle cavillosità di un sistema che a volte sembra vacillare per futilità di contenuti o  per la banalità degli stili narrativi invece in Musicaos c’è coerenza, autenticità, rispetto nei confronti del lettore.

Il racconto prosegue ricordando gli anni in cui il blog ha accolto autori divenuti oggi penne di spicco nel panorama letterario italiano. Si trattava di uno spazio virtuale che contava circa 3/4000 visualizzazioni al giorno, una rivista che vantava la pubblicazione di molteplici e-book, “uno strumento che riduce i confini di tempo e spazio”. Questo è stato un periodo lavorativo fondamentale per Luciano perché quell’attività letteraria aperta e indipendente ha gettato le basi per fondare la casa editrice nata nell’estate 2013.

“Ad oggi sono stati pubblicati un centinaio di titoli e a questi si aggiunge l’esperienza delle presentazioni dal vivo. Poi c’è la rete, il rapporto a distanza e sul territorio con i librai.

L’esperienza mi dice che fare l’editore significa coordinarsi e cercare di avere uno sguardo che non sia unilaterale su quello che si sta facendo.

Occorre seguire la vita del libro che è costantemente in progresso, lo è dal momento in cui viene pubblicato finchè non lo si accompagna nella sua diffusione e inevitabilmente si crea con esso un rapporto personale. Una volta venuto alla luce occorre riconoscere il pubblico di quel libro.

È un mestiere quello dell’editore in cui non c’è un giorno identico all’altro, non esiste nulla di prestabilito e bisogna avere una grande capacità di autocritica”.

 

 

 

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