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Sembrano dei medici perchè indossano un camice bianco ma non curano le persone piuttosto guariscono i quadri dall’incuria o dai malanni del tempo. Lavorano nei musei e hanno l’arduo compito di donare nuova vita alle tele qui custodite. Sono i restauratori e il loro compito è quello di “aiutare i dipinti a vivere ogni giorno”.

A soffermarsi su questa affascinante figura professionale è Sara Scat autrice dell’albo illustrato “Restauratori. I dottori dei quadri” pubblicato dall’editore Skira Kids. Sin dalla copertina si apprezza l’immagine ispirata a un dipinto di Umberto Boccioni che si trova appeso in Pinacoteca di Brera, ma non si vede perchè è stato realizzato dal pittore sul retro del più celebre Autoritratto del 1908 visibile al pubblico. Si tratta di uno dei tanti segreti dei restauratori.

Il tema del libro è particolarmente interessante ed è presentato ai piccoli lettori in maniera originale: brevi testi sono accompagnati dai disegni e da alcune immagini ritraenti celebri opere d’arte; le accurate descrizioni risultano essere esaustive; i vari procedimenti sono argomentati in maniera semplice e facilmente comprensibile.

I segreti di questa professione vengono così esposti tra le pagine di un testo che offre la possibilità di giocare. All’interno di alcune cornici infatti i bambini possono immedesimarsi nei panni del pittore e disegnare il proprio ritratto o qualsiasi cosa possa ispirarli personalizzando così il volume.

Ma davvero i quadri possono ammalarsi? Le crettature, le lacune, la tela allentata, la vernice alterata possono essere le “malattie” che un bravo restauratore deve saper curare. Bisogna poi stare attenti ai tarli e alle mosche, al clima e a chi si improvvisa restauratore rischiando di procurare danni irreparabili. Fondamentali sono poi gli strumenti del mestiere e la capacità di analizzare dettagliatamente un quadro scoprendo i segreti nascosti.

Sarà bello perdersi nella lettura dell’albo e nell’osservazione dei dipinti (bellissima è la carrellata di opere d’arte posta a termine del libro con le tele della Pinacoteca di Brera-Milano). Pubblicazioni editoriali come questa non fanno altro che incentivare i ragazzini ad intraprendere dei percorsi professionali stimolanti che acuiscono la sensibilità nei confronti dell’arte e della bellezza che ci circonda.

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