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Dietro ad ogni opera d’arte si nasconde una storia e non sempre è possibile conoscerla soprattutto se si tratta di dipinti molto antichi ma c’è un libro recentemente pubblicato rivolto ai bambini che può aiutare a far comprendere quante persone possono essere coinvolte nella realizzazione di un lavoro artistico.

Si tratta di perfetti sconosciuti che senza la loro preziosa collaborazione, i grandi maestri non avrebbero creato i loro quadri. Nel testo “Il mercante di colori” di Evan Piccirillo edito da Sinnos si compie un vero e proprio omaggio, una sorta di ringraziamento ai mercanti, agli artigiani e agli operai che hanno reso possibile la creazione di alcune meraviglie artistiche che ancora oggi possiamo ammirare.

Il racconto ci conduce a Delft, siamo nel 1657 e il pittore Jan Veermer che un giorno diventerà celebre attende impaziente il suo fornitore di colori intento a scavare buche nel nord della Francia per trovare il giusto colore di terra d’ombra; intrufolarsi nelle miniere afgane di lapislazzuli per estrarre il blu d’oltremare; estrarre dalle grotte tedesche l’azzurrite; lavorare il piombo per ottenere il bianco bianchissimo.

Il mercante ha perfino litigato con il grande Rembrandt per accaparrarsi la pianta di robbia e in Sardegna ha rischiato di essere colpito da un uomo armato mentre a Napoli ha fatto l’impossibile per prendere il giallo del vulcano per non parlare poi di quando ha raggiunto la Cina per procurarsi il vermiglione.

E quando era certo di aver soddisfatto tutte le richieste dell’artista ecco che Veermer ricorda di avere bisogno di un pennello di pelo di tasso e così il mercante dovrà sostenere una nuove avventura.

E’ una storia divertente quella raccontata da Evan Piccirillo arricchita dalle immagini colorate e ironiche. E’ un testo la cui lettura aiuta a riflettere sull’importanza del ruolo che hanno avuto tutti i mercanti di colori nel corso della storia dell’arte i cui nomi risultano essere sconosciuti. Ora però grazie a questo straordinario testo possiamo intuire cosa si cela dietro ogni capolavoro.

E se vi starete chiedendo quale opera abbia realizzato Veermer con i colori tanto desiderati… bhè potete raggiungere Dresda, in Germania, dove si trova custodito il dipinto “Ragazza che legge una lettera”. Per realizzare il quadro, l’artista ha impiegato l’azzurro ottenuto dal minerale definito azzurrite; il bianco dal piombo; la terra verde che è un tipo di argilla; la lacca di robbia il cui colore è simile al rosso; la terra d’ambra tendente al viola; il blu oltremare ottenuto dalle pietre di lapislazzuli sbriciolati e il giallo di Napoli estratto dal colore dei vulcani e il vermiglione che è un rosso brillante ottenuto mescolando zolfo e mercurio.

Mille curiosità arricchiscono questo volume prezioso che si rivela perfetto anche per i lettori più piccoli. La font utilizzata è infatti ad alta leggibilità come le altre pubblicazioni che fanno parte della collana “Leggimi prima”.

 

 

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