Categories:

Sarebbero rimaste rinchiuse in un cassetto a lasciarsi logorare dal tempo e dall’indifferenza i meravigliosi disegni di Isabella Petti se non fosse stato per Alice Spada che ha donato una nuova vita a questi splendidi lavori artistici.

“Martin e il viaggio nel Mondo del Perpetuo” prende infatti ispirazione dalle illustrazioni di una donna che per l’autrice è stata più di un’amica, a lei cara tanto quanto un familiare. Alice Spada omaggia Isabella Petiti, nipote del noto pittore Filiberto Petiti, ricordando i tempi trascorsi nella sua casa paragonata a una galleria d’arte dove Alice ha vissuto alcuni dei momenti più belli della sua infanzia.

Sarà stato in questo regno incantato che l’autrice ha iniziato a coltivare il seme dell’immaginazione per poi elaborare idee e immagini una volta divenuta madre. Sarà stato l’istinto materno e il desiderio di incantare i propri figli con la parola proprio come era accaduto a lei da bambina a indurre Alice Spada a tessere la trama di un romanzo d’avventura per ragazzi edito da Apollo nella collana I Girasoli.

Il protagonista è Martin, un bambino di 10 anni che vive nel Regno di Siano ed è fortemente affascinato dal mondo che lo circonda tanto da non esitare ad avventurarsi in rocambolesche situazioni che lo metteranno a dura prova fino a scoprire come sia possibile superare le proprie fragilità.

Spinto unicamente dalla curiosità che è l’ingrediente necessario per compiere quel viaggio esistenziale chiamato vita, intento a giocare con gli amici, un giorno Martin viene attratto da alcune immagini provenienti da un pozzo. Incuriosito da un simile fascio di luce il ragazzo fa un salto nel vuoto per ritrovarsi nel Mondo del Perpetuo dove gli abitanti sembrano essere soggiogati dalla paura a tal punto da non riuscire a trovare il coraggio per affermare la propria libertà perchè impauriti dalla crudeltà di Mantea, la regina di Rana.

Tra fantasia e realtà il libro è basato su uno stratagemma stilistico che crea un valido gioco di parallelismi tra le peripezie immaginarie e i fatti che accadono nella quotidianità. La paura del diverso, l’omologazione, la tutela delle tradizioni, l’apertura verso le altre culture, il superamento dei propri limiti, la ribellione verso un sopruso, l’unione del gruppo e la forza implicita di tutti e non del singolo sono gli aspetti che più emergono dalla narrazione.

Interessante è poi il senso del tempo che emerge dalle pagine del libro d’esordio di Alice Spada. Il passato appare come le fondamenta di una casa, le radici di un albero, l’ancora di salvezza in mezzo alla bufera. Per sostenere la cattiveria di Mantea, gli abitanti del Mondo del Perpetuo dovranno compiere un viaggio nel Regno del Passato. Questo però sembra spaventare la gente che ha timore di provare le vecchie angosce assopite dal trascorrere degli anni o di rivivere dei dispiaceri inconsolabili.

L’audacia di Martin contribuirà a far scoprire il valore della memoria e della custodia dei ricordi. È questa scoperta la vera chiave di volta per apprezzare il presente e assaporare la felicità.

Un ultimo dettaglio di questo raffinato lavoro editoriale è il valore dell’amicizia che emerge attraverso il ruolo di Baldo con la sua buffa ironia e la complicità di Allegra. Martin così porta avanti la sua sfida che è la stessa affrontata da ciascuno di noi: combattere con ostinazione la cattiveria, l’egoismo, l’indifferenza e coltivare la bellezza dei sentimenti più autentici. Gli stessi che ha provato Alice Spada nel vergare storie come questa.

 

Tags:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *