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Siete alle prese con i preparativi per una cena speciale? Ecco i consigli che fanno per voi in “Menù letterari. Le ricette nei romanzi (e non solo)” di Cèline Girard pubblicati da Franco Cesati Editore.

La casa editrice fiorentina inaugura la nuova collana “Ciliegie” con un testo che conduce alla scoperta del gusto… quello culinario che ben si sposa con il sapore letterario. Un’alchimia riuscita che solo i bei libri e la buona cucina possono creare.

L’autrice, giornalista di professione, ha compiuto un accurato lavoro di selezione dei brani tratti dalle varie opere letterarie nei quali risaltano diverse pietanze e leccornie gustate dagli indimenticabili personaggi creati dalle abili penne di illustri scrittori di tutte le epoche.

Fra i vari piatti menzioniamo il risotto alla milanese di Gadda; il timballo di maccheroni del Gattopardo; la frittata di D’Annunzio; la cena all’osteria di Pinocchio; il torrone di Pavese; la torta Purgatorio di Guareschi e molto altro.

È difficile resistere alla bontà di simili pagine che così sapientemente strutturate invitano il lettore ad assaporare la dolcezza di ogni parola come fossero pietanze prelibate.

Leggere “Menù letterari” è un modo per conoscere fra le altre cose anche curiosità e aneddoti sugli autori o sulle opere avendo così la possibilità di apprezzare nel migliore dei modi il libro che è rivolto a tutti, indistintamente. Che siano appassionati di cucina o di libri, il volume è un invito a divertirsi usando vari sensi: dal gusto alla vista.

Il cibo tuttavia in questo apprezzatissimo libro acquisisce un profondo valore simbolico da cogliere in ogni riga e poter così considerare un elemento quotidiano come lo è il cibo in maniera nuova e differente.

Certo è che la lettura di “Menù letterari” stuzzica l’appetito… di cibo ma soprattutto di libri.

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