“Mentire alle stelle” di Alexandre Chardin con la traduzione di Alberto Masala inaugura la Collana “Le Uova” della casa editrice “IlBarbagianni”. Nel libro è narrata la storia di Léon Tournier, un ragazzino undicenne che ha appena iniziato a frequentare il primo anno di Scuola Media. L’inizio sembra non essere semplice soprattutto per chi come lui ha una grande sensibilità.
Affetto da SDA, sindrome da deficit di attenzione, Léon è costretto a fare i conti con le difficoltà quotidiane e con l’ansia della madre che sembra essere particolarmente apprensiva, al contrario del padre che coglie il bisogno di fiducia e libertà del figlio.
“Non ho paura degli altri! Ho paura che tu abbia paura! Ho sempre paura che tu abbia paura per me”
Il protagonista di un testo scritto da chi ha la capacità di osservare attentamente la realtà scorgendo la poesia di cui si nutre, ha spesso la testa tra le nuvole, ama gli animali, segue il volo di una rondine, osserva la passeggiata di un ragno, fa scostare un ragazzino più grande affinché non calpesti delle formiche.
“Di mattina, prima di andare a scuola, mi prendo sempre qualche minuto per osservare le tracce degli animali sulla neve fresca del giardino. Qui il merlo ha fatto un bagno di neve, là si è fermata la volpe a caccia di qualcosa. Mi piace immaginarli mentre vivono fra noi. Ma io so che in realtà siamo noi che viviamo in casa loro”
Queste sue nobili virtù lo fanno sentire diverso da chi indossa i panni del bullo e inizia a maltrattarlo. Certo di riuscire a sostenere la situazione, Léon non racconta a nessuno i soprusi che sta subendo finchè non incontra una nuova amica, Salomè.
“In biblioteca prendo in prestito tutti i documentari che trovo sui grandi esploratori. Ma so che prima dovrò vincere la mia paura. Mi piacerebbe essere coraggioso come Salomè”
La ragazza definita “La fidanzata di un pirata” è qualche anno più grande di Léon e nei suoi confronti si dimostra protettiva e determinata. Sarà grazie a lei infatti che il giovane ragazzo riuscirà a trovare il coraggio per ribellarsi contro chi si diverte a deriderlo. Ma su Salomè aleggia un alone di mistero. Non si sa da dove arrivi e soprattutto dove si dilegui dopo essere riuscita nella sua impresa. Quella di infondere forza e autostima nel timido undicenne.
“Sulla mia testa gli alberi hanno preso le stelle tra i loro rami. Il fruscio delle foglie mi spaventa. Muoio dalla voglia di correre, ma se lo facessi non potrei più fermarmi e mi perderei. Sono sul punto di gridare, il panico mi anestetizza le gambe, e le mie labbra non smettono di ripetere veloci:<<Non posso, non posso Salomè, non posso, mi dispiace di non potere, sono ancora troppo piccolo…>>. Sono al centro di un grande campo vuoto quando sento dietro di me: non sei più un bambino, Léon, sei forte. Ma non so se è la voce di Salomè o quella della notte”
Altrettanto interessante è Marguerite o Margot, una ragazzina di colore che pian piano fa breccia nel cuore di Léon.
Entrambe le ragazze hanno un ruolo centrale nella vita del giovane ragazzo alle prese con le prime vicissitudini della vita.
“Mentire alle stelle” è un libro coraggioso che affida al potere delle parole il compito di raccontare una storia che appartiene a tutti. È la storia di chi riconosce le proprie fragilità e proprio lì scorge la forza interiore.
“Sarà notte, le stelle saranno sopra di me. Dovrò alzare le braccia per toccarle, ma non lo farò. Ascolterò. Non farò altro che ascoltare le stelle, e non avrò più paura di niente. Allora si alzerà il canto delle balene”
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