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“Mamma cerca casa” di Guia Risari con le illustrazioni di Massimiliano Di Lauro pubblicato dalle Edizioni Paoline è un albo dedicato “Ai migranti di ogni luogo e al Paese di Utopia”.

La storia infatti ha come protagonisti un uomo, una donna e un bambino, voce narrante della narrazione, costretti a scappare dal Paese d’origine e per questo desiderano vivere al sicuro, in una casa dove possano essere sereni.

Il ragazzino dai capelli blu ascolta la propria mamma esprimere un desiderio ed ecco che nella mente si formano nuove immagini.

Il bambino inizia così a disegnare la casa dei suoi sogni: un’abitazione con delle finestre da dove poter ammirare il mare e le montagne, collocata in un quartiere dove ci sia un cinema ed anche una sala da ballo e magari una chiesa, moschea o sinagoga dove poter pregare il proprio Dio.

Il protagonista della storia immagina una casetta con un giardino dove ospitare un gatto e trovare un albero e la terra per giocare a biglie e soprattutto che ci siano dei vicini gentili e simpatici che lo sappiano accogliere gioiosamente.

Ma se con l’immaginazione tutto sembra possibile, nella realtà le cose vanno diversamente. La ricerca di una casa dove vivere serenamente risulta un sogno quasi impossibile da realizzare. Mille difficoltà impediscono al bambino e alla sua famiglia di vivere un’esistenza felice.

Ma perché un desiderio così semplice, un diritto che dovrebbe essere garantito ad ogni bambino, risulta invece essere utopia?

Guia Risari con la maestria che le è propria affronta la tematica con estrema delicatezza coinvolgendo i piccoli lettori in una tematica che riguarda tutti. L’ottimo risultato è garantito anche dalle bellissime illustrazioni che impreziosiscono il testo.

Le persone che scappano dai Paesi in guerra, dalla povertà e dalla miseria sono sempre di più e non possiamo dimenticarci di loro.

Non è forse un desiderio realizzabile quello del protagonista di questa storia, vivere in una casa collocata in una città in grado di accogliere tutti i popoli, con le porte che si affacciano sulle piazze dove la gente si incontra e rispetta le diversità altrui?

Certo che lo è!

Quali sono le colpe di una famiglia migrante che è costretta a superare delle incredibili difficoltà per trovare un posto nel mondo in cui potersi sentirsi accettata e al sicuro?

Nessuna!

Il racconto, dolcissimo e poetico, ci regala delle pagine di straordinaria meraviglia come quando il bambino pensa che la sua casa dovrà essere piccola “perché nel piccolo si concentra e si conserva solo il meglio” oppure “dovrà essere fresca d’estate e calda in inverno”.

Una terza figura emerge nella narrazione ed è il padre che a differenza della moglie e del figlio è ben saldo alla realtà eppure anche l’uomo lentamente sembra lasciarsi contagiare da quel gioco e inizia ad immaginare la loro casa ma soprattutto inizia a sperare un futuro migliore per tutti, la voglia di comunità, il desiderio di stare con gli altri in pace e nel rispetto reciproco.

“Mamma cerca casa” è una lettura in grado di infondere nel piccolo lettore, il seme dell’inclusione, la bellezza dell’accoglienza e l’importanza del cambiamento di una società che possa dimostrarsi in grado di tramutare il timore di chi è in viaggio, in fiducia, solidarietà e condivisione.

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