Disegno di Tiziano. 8 anni

“Dovevo avere sei anni, quando vissi intensamente un’immaginaria amicizia con una bambina della mia età più o meno. Sulla vetrata di quella che allora era la mia stanza, e che dava su Calle Allende, su uno dei primi vetri della finestra, ci alitavo sopra. E con un dito disegnavo una “porta”. Per questa “porta” uscivo nella mia immaginazione, con grande gioia e in fretta, attraverso tutto lo spazio che si vedeva, fino a raggiungere una latteria di nome “Pinzón”… Attraverso la “O” di Pinzónentravo e scendevo fuori dal tempo nelle viscere della terra, dove la mia “amica immaginaria” mi aspettava sempre”.

Frida Kahlo è stata una pittrice messicana anticonformista e rivoluzionaria. Su di lei sono stati scritti diversi libri anche rivolti ai bambini perchè potessero conoscere una figura insolita e particolarmente interessante.

“Frida Kahlo, autoritratto di una vita” di Sabina Colloredo pubblicato da Edizioni EL nella collana “I Grandissimi” è un eccezionale romanzo che riporta la biografia di un personaggio sui generis.

Frida Khalo ha saputo fronteggiare ostacoli insormontabili come i gravi problemi di salute che si sono presentati in seguito ad un terribile incidente stradale, ma non solo. Frida aveva la lungimiranza di saper guardare oltre i limiti di una società che ancora molto poco aveva realizzato in fatto di emancipazione e rispetto delle differenze. Di stereotipi ne siamo subissati ancora oggi perciò l’esempio della protagonista del romanzo risulta essere attuale più che mai.

Sabina Colloredo non è nuova a questo genere di scritture, infatti, si è già occupata della biografia di Cleopatra, Penelope, Isadora Duncan e altre ancora. Consapevole della potenza letteraria che evocano storie simili, la Colloredo le presenta con una grazia stilistica tale da rendere la lettura piacevolissima. Coinvolgendoci nella vita straordinaria seguiamo le tracce di chi ha combattuto in nome dell’uguaglianza, della democrazia, della libertà. Il coraggio e la dignità di Frida Khalo rendono unica una figura epica la cui storia regala commozione e desiderio di emulare le sue gesta eppure lei non è leggenda, è esistita realmente. Ricordarla e presentarla alle nuove generazioni è un dovere da parte degli adulti per ricostruire la grandezza e la totale complessità del suo pensiero artistico riflesso nella vita.

La pittrice messicana Frida Kahlo è la prima protagonista del progetto editoriale “Antiprincipesse” avviato dalla casa editrice argentina Chirimbote che insieme all’italiana Rapsodia ha realizzato una serie di volumi rivolti ai più piccoli nei quali si intende presentare alcune eroine realmente vissute il cui impegno ha sfatato miti e superato stereotipi. Si tratta di donne che con le principesse hanno poco in comune: non sognano il principe azzurro e neppure di vivere in un castello fatato. Sono ribelli e originali, sono donne che hanno saputo rompere gli schemi di una società maschilista affermando i propri diritti.

È a questi modelli che bisognerebbe proiettare il futuro delle fanciulle di oggi spesso troppo ovattate in un mondo parallelo a quello reale che non stimola la fantasia ma accresce pregiudizi e convinzioni secondo le quali alle madri e mogli della società è affidato un ruolo già precostituito.

“Antiprincipesse” è frutto di una collaborazione multiculturale che avvicina due Paesi nel segno dell’arte, quella di Frida Kahlo che non si vergognò del suo corpo quando in seguito ad un gravissimo incidente fu costretta a trascorrere molto tempo a letto. Fu proprio in quel periodo che Frida guardandosi allo specchio realizzò delle opere apprezzate poi in tutto il mondo.

Nadia Fink, autrice di questo straordinario lavoro, e Pitu Saà che ne ha curato le illustrazioni hanno saputo valorizzare e cogliere con lungimiranza, le differenze tra le figure storiche dell’America Latina e le classiche principesse presenti nelle fiabe tramandate in Europa.

La rivoluzione pacifica messa in atto da Frida Kahlo è raccontata attraverso una narrazione diretta impreziosita dalle bellissime immagini il cui binomio cattura l’attenzione del lettore che in maniera divertente può cogliere la vastità dei messaggi presenti nella storia. La vita della pittrice messicana consente di affrontare tematiche spesso ritenute tabù per i bambini come la depressione o la bisessualità e ancora il concetto di morte e la raffigurazione di alcuni elementi insoliti nelle opere.

Presentare in maniera originale nuove figure nel panorama dell’editoria per l’infanzia è un’occasione imperdibile per lasciarsi emozionare davanti alla forza di una donna che non ha ricorso a poteri e pozioni magiche, ma con tenacia e senso della giustizia ha saputo battersi a favore dei più deboli, opporsi alla ricchezza ostentata, stare dalla parte dei lavoratori sfruttati e malpagati. Questo e molto altro ha ispirato le sue creazioni artistiche dichiarando: “Non ho mai dipinto i sogni. Quello che ho rappresentato era la mia realtà”.

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