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“Franco Basaglia, il Re dei Matti” di Davide Morosinotto pubblicato nella collana “Semplicemente eroi” della casa editrice Einaudi Ragazzi è un libro che racconta la vicenda di Lisa, una ragazzina di undici anni, e di sua madre che soffre di depressione.

A causa di questo disturbo, madre e figlia non possono stare insieme. Per incontrarla, Lisa deve scappare da casa o meglio dall’osteria dove lavora la zia Gertrude a cui la bambina è stata affidata e raggiungere la collina dove si trova il manicomio San Giovanni che ospita la giovane donna, ma entrarci non è semplice. Occorre superare la guardia che custodisce il cancello.

Il manicomio è un luogo cupo, opprimente, le porte sono chiuse a chiave e ci sono sbarre dappertutto, non c’è luce né aria. È peggio di una prigione. Sembra un incubo invece è realtà.

Eppure nel manicomio di Trieste sta per accadere qualcosa di straordinario. L’arrivo di un nuovo direttore sta per segnare un radicale cambiamento. Lisa lo osserva e ai suoi occhi gli appare strano, inizialmente pensa che sia uno dei pazienti, non indossa il camice e si fa chiamare semplicemente Franco.

Quell’uomo è Franco Basaglia, psichiatra, neurologo, fondatore della concezione moderna della salute mentale e riformatore della disciplina psichiatrica in Italia. È grazie a lui che le vite di Lisa e della sua famiglia prendono un’altra svolta.

Quanto il nuovo direttore mette in atto, stravolge l’intera città ma anche il resto d’Italia, donando un nuovo sguardo verso chi fino ad allora era stato oggetto di pregiudizi e chiacchiere spesso cattive.

Ciò che agli occhi degli altri risulta essere strano e misterioso e che tutti chiamiano “follia” non è considerato più un tabù, una vergogna, qualcosa da nascondere fingendo che non esista ma piuttosto deve interessarci per poter offrire affetto e sostegno a quanti soffrono a causa dei vari disturbi.

Siamo negli anni ‘70 e la libertà sembra avere le sembianze di un cavallo blu, una macchina teatrale in legno, cartone e cartapesta costruita da un gruppo di malati psichiatrici che utilizzano questo evidente riferimento allo stratagemma usato dai greci, per uscire dal manicomio di Trieste.

A capeggiare il gruppo c’è il dottore Franco che dà vita a un atto poetico, sovversivo e pacifico rappresentando così la rinascita di queste vite che diversamente sarebbero state destinate a vivere ai margini della società nascondendosi per tutto ciò che gli altri facevano apparire come una colpa. Sfilare per le strade della città significava raccontare come la libertà potesse alleviare il dolore dei pazienti. Un imprevisto sembra ostacolare la buona riuscita del folle piano eppure ecco che è proprio Basaglia ad imbracciare una panchina di ghisa, aprire una breccia nel muro di cinta e fare iniziare la cavalcata al grande cavallo blu.

“Quattro metri di destriero blu come il cielo, con la bocca spalancata e la testa dritta, il collo lungo, zampe slanciate che terminavano con delle rotelle e permettevano di spingere l’animale su e giù come fosse stato un carrello della spesa. Era pesante, Marco, perché aveva nella pancia i sogni di tutti i matti della città, e dato che erano sogni di matti erano più grandi del solito, a volte grandi come il mondo intero. La creatura scalpitava per fuggire dal reparto delle Agitate, lasciare il manicomio e galoppare finalmente per le vie della città. E allo stesso modo scalpitavano quelli che lo avevano inventato”.

Con l’introduzione della Legge 180 conosciuta come Legge Basaglia, le persone affette dai disturbi psichici non vengono più recluse negli spazi detentivi crudeli e disumani, ma iniziano ad essere considerate parte integrante della società, che tenta di comprendere quanto sia giusto prendersene cura. L’abolizione dei manicomi ristabilisce i diritti del malato.

Il gran bel libro scritto sotto forma di diario che va dal 30 luglio 1971 al 25 febbraio 1973, è stato pubblicato lo scorso in anno in occasione dei 40 anni dall’emanazione della legge, ha in copertina un’illustrazione di Iacopo Bruno e una nota iniziale a cura di Peppe dell’Acqua.

Il testo è certamente uno dei più bei lavori di Davide Morosinotto nato nel 1980, fin da piccolo ha deciso che voleva raccontare delle storie e ha iniziato molto presto a scrivere. ha pubblicato più di trenta romanzi, per i quali ha vinto numerosi premi e riconoscimenti letterari. È socio di Book on a Tree, una cooperativa di autori fondata da Pierdomenico Baccalario e per Edizioni EL / Einaudi Ragazzi ha pubblicato “Peppino Impastato, una voce libera”, “Il Libero Regno dei ragazzi”, “Il giro del mondo in 80 belle notizie” e numerosi titoli nelle collane «Classicini», «Grandissimi», «In poche parole».

A distanza di anni da questa rivoluzione culturale siamo consapevoli che di strada ce ne sia ancora molta da fare, ma senza dubbio il contributo di Franco Basaglia servirà a continuare a sperare in un cambiamento reale e letture necessarie come quella che vi proponiamo serviranno a coinvolgere anche i più giovani.

 

 

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