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“Il ventre di Scampia” edito da Neomediaitalia è la raccolta d’esordio del giovane talentuoso Emanuele Cerullo. Già noto per i suoi scritti vergati durante l’adolescenza e apprezzati a livello nazionale, oggi il poeta propone un volume che contiene dei componimenti, frutto di profonde riflessioni sulla vita, sul tempo e sul cambiamento, quello che avviene dentro di noi per poi manifestarsi all’esterno.

Ha scelto la poesia Emanuele Cerullo per esprimere il turbinio di emozioni che caratterizzano la sua personalità, attento osservatore della vita lui utilizza la parola per tentare di comprendere questa nostra esistenza talvolta così tormentata e spesso ingiusta. Nato e cresciuto nel quartiere di Scampia, la poesia è divenuta lo strumento nobilissimo per elevarsi da un contesto dove la criminalità organizzata fa da padrona.

Cerullo con la sua raccolta poetica conferma come la cultura e l’arte poetica possano salvarci non solo dal degrado ma anche dall’indifferenza e dall’apatia. I suoi versi tuttavia raccontano una realtà senza commiserazione ma suscitano rabbia e orgoglio, indispensabile per offrire consapevolezza.

Grazie alle strofe de “Il ventre di Scampia” si impara ad avere un nuovo sguardo verso le periferie, luoghi ai margini delle città, che pullulano di umanità in cerca di dignità e di riscatto. Da quel ventre, nucleo di vita e morte, si eleva la voce di un ragazzo che non ha scelto una ridondante retorica ma ha preferito l’autenticità dell’esistenza per non cedere agli inganni del suo tempo. La sua poesia appare come un turbine di resistenza in grado di far nascere la libertà dalla fragilità e la tenacia dall’arrendevolezza.

I versi di questo volume, agile e audace, risultano essere una bussola per quanti vivono uno smarrimento in quest’epoca fatta di vacuità e le strofe dense di una melodia avvolgente lasciano una scia di fiducia. Quello di Cerullo è un incantesimo poetico carico di un’autorevole dolcezza dalla quale è impossibile sottrarci.

Emanuele Cerullo ha saputo guardare oltre le Vele dei suoi quartieri perdendosi nei turbinanti vapori delle nuvole ritrovando la freschezza di una realtà rigenerante. La raccolta colma di genuina bellezza appare pregna di una rinnovata coerenza che lascia aperti spiragli di radiosa speranza.

*L’articolo è stato pubblicato sul blog Anam de Linkiesta il 15 giugno 2016 a firma di Paola Bisconti

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