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Un vecchio leone abbandonato da un circo, una bambina intraprendente e un meccanico che è anche un po’ mago sono i protagonisti dell’albo illustrato “Ruggiti” di Daniela Carucci con i disegni a cura di Giulia Torelli edito da Sinnos.

La storia divertente ed esilarante è raccontata dalla voce narrante di Mia che ogni martedì quando esce da scuola può andare a salutare Mario che nella sua officina stracolma di vecchie carcasse di auto rotte consente alla sua piccola amica di giocare con un leone, un leone vero che abita lì.

Il meccanico che un tempo era un mago ha fatto una promessa a Scintilla, la donna cannone del circo, della quale era perdutamente innamorato. Mario si sarebbe preso cura del vecchio leone che nessuno voleva più.

Così tra vecchie portiere, ruote e specchietti, fingendo di guidare motorini non funzionanti, scovando incredibili tesori sotto i sedili come una scatola piena zeppa di bottoni usati poi per sostituire gli occhi dei peluche compresi quelli del serpente che con un paio di bottoni rosa non fa più paura, Mia si diverte da impazzire in quel luogo avventuroso.

E quando Mario le apre il cancelletto sul retro per farla entrare a giocare con il leone, ecco che accade qualcosa di magico e strabiliante.

I due diventano grandi amici, insieme si divertono moltissimo, le paure del leone e quelle di Mia si dileguano in un istante e qualcosa di straordinario li unisce. È un’amicizia speciale che però qualcuno rischia di distruggere.

I temibili Blu, i cattivi, gli uomini della Sicurezza sono in agguato e vogliono portare via il leone.

Tra buffi inseguimenti e corse perdifiato, tra nascondigli e travestimenti, Mia e Mario riusciranno a salvare il loro amato leone?

Il testo che fa parte della collana “I narratori a colori” è il primo libro per bambini scritto da Daniela Carucci, teatrante, narratrice e giornalista, che si è ispirata ad un episodio realmente accaduto nella sua infanzia.

Erano gli anni 80 e nel quartiere Marassi, a Genova, si era sparsa la voce che un meccanico “ospitasse” un leone nella sua officina. La curiosità e lo stupore per quella che poi il figlio del meccanico, a distanza di anni, ha confermato non essere una diceria, ha dato vita a una storia incredibilmente appassionante.

L’ironia e la vivacità del testo e delle illustrazioni contribuiscono a rendere speciale una storia che in modo del tutto unico parla al piccolo lettore di coraggio e di amicizia.

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