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Ritornano dopo il successo di “Weekend con la nonna” l’autore Stefan Boonen e l’illustratore Melvin con “Mammut! (ovvero storia di Teo, uno dei ragazzi più in gamba di tutti i tempi)” il nuovo fumetto con la traduzione dal nederlandese di Laura Pignatti pubblicato da Sinnos con caratteri ad alta leggibilità della collana Leggimi Graphic.

Il protagonista di questo delizioso libro è Teo, Teodoro Roberto Principino Primo, un bambino alle prese con una famiglia che vuole offrirgli un’educazione fuori dal comune. Il ragazzino vive da tre settimane in una villa ultramoderna  con 36 stanze e una piscina insieme a una Tata (un po’ troppo pelosa) che non gli lascia godere un attimo di libertà e che sostituisce l’assenza dei genitori ricchi e super impegnati: lei è il capo di una gigantesca fabbrica di biscotti, lui è una star del cinema.

Nella sua solitudine Teo sogna di condividere un po’ di tempo con la sorella maggiore Ada che però è ormai grande e studia lontano da casa. Il ragazzino immagina di vivere entusiasmanti avventure oltrepassando il muro della sua enorme villa superando i confini dei due immensi prati che circondano l’abitazione ed è proprio mentre sogna di fare il guardiano di elefanti o l’inventore ecco che si ritrova nell’era preistorica tra coline e boschi selvaggi, cespugli spinosi, grotte e rocce circondato da mammut, conigli dai denti a sciabola, tribù di primitivi, selvaggi, cattivi Kraggak o dai Druvidi.

Nel sogno Teo lancia con abilità le frecce, affronta la paura nell’incontrare ombre gigantesche, salta e fa acrobazie per mettersi in salvo dai pericoli. Con destrezza e audacia il piccolo avventuriero ricorre a tutti gli insegnamenti appresi nei numerosi corsi di yoga, judo, scherma e danza ai quali è stato iscritto e costretto a frequentare per volere di mamma e papà.

Leggendo questa storia è facile che il lettore si appassioni gustando ogni pagina dove i colori predominanti sono l’arancio e il nero che arricchiscono una narrazione vivace e divertente.

“Mammut” è un libro che affronta in maniera nuova e con leggerezza la solitudine che attanaglia alcuni bambini e dalla quale i fanciulli sanno “salvarsi” ricorrendo alla fantasia come solo loro sanno fare creandosi un mondo parallelo a quello reale dove possono sentirsi liberi di essere se stessi proprio come ci insegna Teo.

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