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 “Lina l’esploratrice” scritto dalla psicologa ed educatrice Katharina Hotter, dalla storica dell’arte ed educatrice d’asilo Lisa Charlotte Sonnberger, dal drammaturgo Flo Staffelmayr, illustrato da Anna Horak e pubblicato dalla casa editrice Settenove dal 2013, impegnata ad abbattere i tabù, racconta il viaggio ideale di una bambina all’interno del proprio corpo, di quello che è e di quello che sarà, alla scoperta della vulva.

Lontano da incertezze e pregiudizi, l’albo illustrato fornisce informazioni importanti sul corpo in costante evoluzione: la crescita dei peli, la cura dell’igiene intima, il ciclo mestruale e i cambiamenti che intervengono durante la crescita.

Tra narrazione e divulgazione, “Lina l’esploratrice” intende offrire uno strumento in grado di contribuire a creare una relazione tra noi e il nostro corpo, con l’auspicio di sviluppare una profonda consapevolezza del sé.

Lina pone domande ai propri familiari per poi esplorare l’interno del corpo: la vulva prima e la vagina poi vengono portate sotto i riflettori.

Nella lettera rivolta ai lettori e alle lettrici in apertura gli autori scrivono «il linguaggio crea e modella la nostra realtà», per questo è fondamentale che Lina nomini in modo neutro e spontaneo tutte le parti del corpo.

L’atto del nominare è determinante per una maggiore consapevolezza e per una rafforzata autodeterminazione. Definire e definirsi nutrono la costruzione di un’identità variopinta e poliedrica, libera e serena.

Il libro, premiato in Austria dove sono state vendute oltre quindicimila copie, apprezzato dal pubblico e dalla critica nonché riconosciuto come “uno dei più bei libri dell’anno” dall’Associazione Nazionale Austriaca dei Librai, giunto da pochi mesi in Italia è stato accusato di «sessualizzare» precocemente i bambini in realtà è un validissimo strumento che consente un approccio libero e sereno al corpo nelle varie fasi della vita, a partire dalla prima infanzia. Si tratta di anatomia spiegata ai bambini, non sesso.

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