“La preghiera di un passero che vuol fare il nido sull’albero di Natale” è un delicatissimo racconto scritto da Gianni Rodari disponibile nella nuovissima edizione Einaudi Ragazzi arricchita dalle illustrazioni di Sarah Wilkins.
Ambientata nel periodo natalizio, la storia vede un piccolo passerotto che a causa del troppo freddo vorrebbe trovare un rifugio al caldo. Osservando una finestra illuminata dalle luci natalizie, l’uccellino nota l’albero di Natale agghindato per la festa e desidera in cuor suo costruire il nido su quei rami così riccamente addobbati.
La delicatezza della narrazione rende il libro un dono prezioso da fare ai piccoli lettori che attraverso il racconto possono scoprire il grande universo rodariano.
Parlando al cuore dei bambini come solo Gianni Rodari, maestro, pedagogista, giornalista e poeta, ha saputo fare, l’autore ci ricorda quanto sia fondamentale offrire affetto e calore umano a chi ne ha bisogno.
L’immagine del passerotto attratto dal tepore domestico e il desiderio di trovare dimora in quell’albero così diverso da quelli innevati, è in grado di far riflettere profondamente sul vero senso del Natale.
L’accoglienza e la solidarietà sono i valori fondanti di un racconto dal quale emerge la dolcezza e l’autentico senso di umanità che caratterizza l’intera produzione rodariana.
Le raffinate illustrazioni inoltre esprimono magistralmente la poetica del racconto facendo immergere il lettore nell’atmosfera e soprattutto nell’animo di un uccellino che confida nella pietà umana:
Apritemi, per favore,
la finestra del salotto:
sono un povero passerotto
che ha freddo fino al cuore…
A desiderare, il piccolo animale è principalmente la compagnia di una famiglia che esprime la gioia e l’armonia di chi vive il momento dedicato agli allestimenti natalizi.
La curiosità poi anima il passerotto che si domanda cosa sia quel “frutto sconosciuto” che pende alle estremità dei rami. È una delle scintillanti palline che insieme alle altre diverse per forma e colore animano l’albero di Natale.
La richiesta nel realizzare un piccolo nido non è l’unica ragione che induce l’uccellino le cui piume tremano dal freddo ma è anche la volontà di fare un regalo speciale al fanciullo che abita in quella casa: “per il vostro bambino/pensate domani che gioia/trovare tra i doni, dietro una mezzaluna di latta, fra la neve d’ovatta e la rugiada di vetro, trovare un passero vero, con un cuore vero nel petto”.
La bellezza della storia e del senso stesso delle festività natalizie sta proprio in questo: nel gioire dinanzi a una viva creatura mettendo da parte i balocchi inanimati perché ai bambini più di ogni cosa occorre questo per crescere felici: la cura e l’amore, da dare e da ricevere.
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