La Biblioteca Giannino Aprile di Calimera ha dedicato particolare attenzione alla cultura locale offrendo ai fruitori una vasta selezione di testi sulla Grecìa ma anche su tutto il resto del territorio salentino.

L’istituzione ha così voluto mantenere in vita uno degli intenti di Giannino Aprile, sindaco lungimirante di Calimera dal 1956 al 1960, che ha risollevato il paese dagli anni più bui della storia... quelli della guerra ripartendo dai libri, dalla cultura, dalla forza intrinseca che solo la conoscenza possiede e sa diffondere.

“Traudìa. Calimera e i suoi canti” è un libro edito da Ghetonia scritto da Giannino Aprile che raccoglie le più importanti testimonianze del suo amato paese, i canti grecanici e i brani letterari insieme a dei componimenti poetici perchè affida alla poesia la funzione di “trattenere nella memoria una cultura ed una identità”.

Negli anni in cui il sindaco Aprile ha presieduto l’Amministrazione democratica del paese ha promosso le onoranze a Vito Palumbo, poeta e grecista, facendo murare una lapide nella sua casa natale.

Giannino Aprile ha fatto onorare anche gli altri ellenisti comeVito Antonio Tommasi soprannominato Kokkaluto, Colaci e altri erigendo in loro memoria dei monumenti in bronzo; ha recuperato l’architrave della chiesetta di rito greco recante un’epigrafe bizantina e ha ottenuto da Atene una stele del IV secolo a. C. avviando delle relazioni culturali con la Grecia.

Nella presentazione del prezioso testo leggiamo “Se non si vuole perdere la memoria dei fatti e persone degni di essere ricordati, si deve raccogliere e pubblicare ogni notizia concernente Calimera”. Per questo l’intuizione di intitolare a lui la biblioteca attualmente anche mediateca è certamente un modo nobile per ricordare una figura chiave per il progresso del paese. La biblioteca quindi diviene luogo di conservazione della memoria ma soprattutto fulcro di una rinnovata diffusione del sapere.

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