Categories:

“La bambina di ghiaccio e altre fiabe” di Mila Pavićević con le illustrazioni di Daniela Iride Murgia è una raccolta di fiabe poetiche e raffinate dove tutto sembra essere possibile perfino l’impossibile.

Tradotte dal croato da Elisa Copetti, il testo pubblicato nella collana “I peli di gatto” della casa editrice CameloZampa ha utilizzato la font ad alta leggibilità per favorire anche i più piccoli affinchè possano leggere in totale autonomia.

Vincitore del Premio dell’Unione europea per la letteratura, sorto nell’ambito del Programma Creative Europe, “La bambina di ghiaccio e altri racconti” è un prezioso libro che conduce i lettori nella Repubblica dei Sogni qui dove le monarchie sono state abolite o i governi sono femministi e poi c’è il Paese dei Sussurri, il Paese delle Carte, la Terra del Sole, il Paese della Luna, la città paludosa e vi abitano una dama, un clown, un principe, uno statista, una matrigna, Biancaneve, un cannibale di nome Uomo, una bimba di ghiaccio, le fate, gli gnomi, i nani, i maghi, le streghe, gli elfi.

Ricorrendo all’immenso patrimonio fiabesco, Mila Pavićević utilizza arguzia ed ironia oltre che ad una grande dose di fantasia dando vita ad una raccolta imperdibile. A renderla ancora più sofisticata sono le originali e raffinate illustrazioni in bianco e nero a cura di Daniela Iride Murgia, che hanno eleganti rimandi al mondo onirico. Una per ogni storia come a suggellare il trionfo dell’immaginazione e della meraviglia.

Nella prima immagine vediamo una papera dallo sguardo diretto e fermo, sulla testa ha un uovo e con l’ala regge una gabbia, appeso al collo ha un medaglione brillante a forma di cuore che è un lucchetto. Davanti a sé un nano di Zucchero Filato, ha le braccia incrociate dietro la schiena e una chiave in mano. Il nano controlla la propria papera come un desiderio fatto prigioniero. Questa è solo una delle scene raffigurate che rendono l’idea di come una fiaba abbia molti elementi tradizionali ma di fatto tutto è sovvertito e diventa inaspettato.

Mila Pavićević, abile e scaltra ad usare le parole, è drammaturga e scrittrice. Nata e cresciuta a Dubrovnik, oggi vive a Berlino, dove lavora nel campo della danza e della coreografia. Ha già pubblicato diverse sillogi poetiche e i suoi libri sono stati tradotti anche in Sud America.

Ora anche i lettori italiani possono conoscerla grazie all’impeccabile traduzione di Elisa Copetti che insegna Lingua croata e serba all’Università degli Studi di Udine dove si è laureata in Traduzione e Mediazione culturale. Ha tradotto numerosi romanzi e opere teatrali di autori croati e serbi, per vari editori italiani. Nel 2008 ha vinto il Premio Estroverso per la traduzione.

Fondamentale ovviamente è stato il lavoro della casa editrice Camelozampa che intende promuovere la massima circolazione della letteratura europea per ragazzi, in particolare di opere scritte nelle lingue meno diffuse e meno tradotte.

Daniela Iride Murgia nata in Sardegna e laureatasi in Arte orientale a Venezia, ha conseguito un Master in illustrazione. Vive tra Venezia e la Danimarca e collabora con riviste e case editrici internazionali. Tra i premi ricevuti, il prestigioso A la Orilla del Viento, il Premio Caniem della National Chamber of the Mexican Editorial Industry, il Premio Rodari. È cofondatrice dell’M+B studio, che si occupa della progettazione di mostre in collaborazione con artisti e architetti internazionali presso la Biennale di Venezia. Insegna illustrazione alla Scuola Internazionale di Comics di Padova.

Daniela racconta come queste illustrazioni siano nate da alcuni dettagli e delle incisioni originali dell’Ottocento.

«Possiedo un piccolo archivio di libri originali dell’Ottocento dai quali attingo gelosamente. Una volta fatta una ricerca approfondita, scansiono il dettaglio che mi interessa, lo rielaboro a mio piacimento, disegnando le parti mancanti o modificandone alcune, sempre con il disegno. Poi assemblo i vari elementi, e cerco di unirli in modo tale che il risultato sia una illustrazione/narrazione compiuta. Io mi illudo di fare un po’ la stessa cosa, la differenza, nel mio caso specifico, è che si tratta di illustrare un testo, quindi rielaboro l’immagine testuale e la restituisco in maniera visiva rimanendo al servizio, sempre, del lettore».

“La bambina di ghiaccio” è un testo imperdibile, un dono prezioso, una lettura unica. Le tredici favole che prendono spunto da quelle già celebri subiscono una metamorfosi divenendo poetiche e fascinose. Sono storie caratterizzate da un felice e ben riuscito connubio tra la realtà e l’immaginazione in un tempo non definito.

Attraverso le storie di Mila Pavićević ci addentriamo in un mondo incantato, dove non sempre il lieto fine è assicurato e non è necessario scorgere una morale, ma piuttosto mettersi in ascolto di una voce che arriva da lontano e come un sibilo ci sussurra nuovi e sempre antichi sortilegi.

Tags:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *