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Può sembrare una favola dove in uno spazio e in un tempo indefinito vivono sereni Nico e il suo papà. Sappiamo di loro che abitano in riva al mare e nell’estate precedente quella durante la quale il piccolo protagonista aveva salvato un cucciolo di balena finita sulla spiaggia dopo la tempesta aveva stretto amicizia con l’amica balena.

Da questo legame unico e sincero l’autore Benji Davies ha ripreso le redini di una storia e dopo il successo del primo volume “La balena della tempesta” lo scrittore e illustratore londinese ritorna con un’altra avventura questa volta ambientata in pieno inverno. Si tratta de “La balena della tempesta in inverno” pubblicato da Edizioni Giralangolo la cui versione in italiano è stata curata da Anselmo Roveda.

La casa dove vive Nico insieme al padre è ricoperta di neve e il mare sta per diventare una lastra di ghiaccio ma prima che diventi tale il bambino lo osserva attentamente cercando di scorgere tra le onde l’amica balena.

Un giorno il padre di Nico decide di fare un’uscita con il suo peschereccio e al dolce fanciullo non gli resta che rifugiarsi nella sua deliziosa casetta in legno insieme ai suoi sette gatti. Nel calduccio della sua dimora non fa che aspettare ma le ore passano e del padre di Nico non c’è neppure l’ombra.

Paura, timore, angoscia. Cosa fare? Inizia un’avventura e sarà proprio in questa rischiosa circostanza che la balena della tempesta insieme a tutta la sua famiglia giunge in soccorso al piccolo Nico.

La storia di una delicata bellezza si basa sul senso dell’amicizia, sul potere della fiducia e sul grande senso di altruismo. Straordinarie sono le illustrazioni il cui tratto morbido e delicato conduce i lettori in un universo fatto di colori, suoni, coccole.

E’ un libro questo che regala il senso della quiete che si cela dietro ogni tempesta. L’immagine finale della barca in mezzo al mare con su a bordo Nico e il padre, l’amica balena che non si separa da loro, il faro e i gabbiani in volo offrono un’idea semplice di felicità.

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