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Domenica 8 maggio presso la Tenuta Malcandrino, a Monteroni di Lecce, si svolgerà il sesto appuntamento della rassegna Ridare i nomi al silenzio.

Alle ore 17,30 dialogheremo con Elisa Mele, autrice dell’albo illustrato “Sono così” (Editrice Salentina).“Il senso vero dell’esistere è avere fiducia nel proprio cuore. Affidarsi a quello che sussurra e dire sì alla vita ogni giorno, celebrarla nelle piccole cose, amarla incondizionatamente e appassionatamente, nonostante il mutare degli eventi”.Il racconto con le illustrazioni a cura di Alberto Giammaruco è nato dal desiderio di “consegnare ai miei figli un diario fantastico delle mie strade” scrive Elisa “metterci dentro il coraggio di chi esce dal proprio guscio e lavora per rendere bello ciò che merita attenzione costante, senza mai contare il tempo, ma anche la fantasia, la delicatezza, l’immaginazione”.

Alle ore 18,30 Maria Pia Romano ci parlerà del suo nuovo libro “Le stagioni del viaggio” (Besa Muci Editore).La protagonista del romanzo è Elisa, giornalista e ghost writer, che decide di rifugiarsi sull’isola greca di Leucade, per ritrovare se stessa. Ha lasciato il suo lavoro di giornalista nella bella città di Lecce, dove da molti anni era un volto noto dell’emittente locale più seguita. Perennemente in corsa: così l’abbiamo conosciuta ne Le amiche imperfette, ora la ritroviamo affacciata a guardare il mare, mangiando lo tzatziki sulla fetta di pane. Qualcosa è accaduto nella sua vita che ha scoperchiato il vaso di Pandora, qualcosa che le ha fatto perdere l’innocenza e con cui la donna si confronterà nel corso di un’estate che segnerà la sua vita per sempre. Alta e bassa marea si susseguono: l’isola diventa luogo di incontri inattesi e ritorni. Con la salsedine incollata alla pelle, Elisa viaggia nel desiderio e nella memoria, mentre l’acqua sale di livello a coprire tutta la terra per far galleggiare la barchetta di una bambina innamorata del suo papà.

Alle ore 19,30 conosceremo il lavoro poetico di Alessandro Cannavale, autore della raccolta “Il sarto dei piccoli strappi” (Les Flaneurs Edizioni).Parole come fari per ritrovare una rotta nell’oscurità, che catturano e rendono eterni istanti ed emozioni, intrise di un lirismo senza tempo eppure indelebilmente ancorate alla realtà del nostro presente inquieto. Un susseguirsi di pagine in cui le lucide poesie di Alessandro Cannavale si riflettono nelle limpide tele di Antonio Bonatesta; paesaggi reali che diventano luoghi dello spirito, specchio di quel Sud che cattura il cuore con la sua dolorosa bellezza ma dove ancora si rubano ai giovani l’anima e il futuro. Versi incantati e crudi a un tempo, rivolti ai solitari, ai randagi e ai precari, creati da chi confeziona utopie alla deriva, un Sisifo senza meta che spinge in eterno il suo masso e canta di nostalgia, assenza e “restanza”; un sarto che, con tutta la semplice ma dirompente forza della bellezza e della poesia, cerca di ricucire gli infiniti piccoli strappi di cui è fatta la vita.

Alle ore 20,30 Giuseppe Semeraro reciterà i suoi versi raccolti nella recente pubblicazione “Da qui a una stella” (Anima Mundi Edizioni).Lo sguardo nitido della scienza incrocia quello visionario della poesia in questo libro che ha al centro il corpo, la sua fragilità e il suo mistero, il suo esporci alle contraddizioni del presente. Nati da un progetto teatrale di Semeraro, questi versi continuano, dalla pagina, a parlarci, a indicarci la via che ricongiunge i gesti di ogni giorno alla trama del cosmo: “da qui a una stella”.[…] Ci sentiamo persi nel tempoogni corpo custodisce memoriaporta dentro ancora incisoil sogno dei corpi che l’hanno preceduto.Abbiamo dimenticato la sua voce sacra,smesso di ascoltare il suo canto (…).

Alle ore 21,30 andrà in scena lo spettacolo d’ombre “Alice, curiosa cascherina” di Silvio Gioia. Tratto da una favola di Gianni Rodari, lo spettacolo racconta la storia di una bambina che ha il prezioso dono di cascare nei mondi che immagina e renderli reali! Cosa c’è dentro una sveglia? E in una conchiglia in fondo al mare? Alice ci invita a cercare la meraviglia anche sbagliando e, come insegna il suo papà Gianni, sbagliando si inventa! Venite a sognare ad occhi aperti!

Sarà possibile ammirare la mostra fotografica “L’altra vita delle cose” di Marcello Moscara allestita nella sala botti della Tenuta Malcandrino. Vi aspettiamo domenica 8 maggio dalle 17,30.

Per info e prenotazioni contattare il numero 3207728503

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