A Lucugnano, frazione di Tricase, viveva in uno splendido palazzo il poeta Girolamo Comi. In seguito alla sua morte avvenuta nel 1968 la dimora è diventata una biblioteca di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Lecce che di recente ha espresso la volontà di affidarla a privati rischiando così di snaturalizzare la vocazione originaria del luogo. Da mesi oramai Gloria Fuortes, responsabile della biblioteca, e un comitato nato a sostegno di Casa Comi per volere di Simone Coluccia stanno portando avanti una battaglia affinchè la biblioteca non si chiuda e rimanga tesoro della comunità. 

Le sale di Palazzo Comi sono state frequentate dai più illustri scrittori, poeti e intellettuali del tempo che nel 1948 fondarono l'”Accademia Salentina” considerata perno, fulcro, centro di una vita culturale all’epoca sconosciuta nel Sud. 

Mario Marti, Oreste Macrì, Maria Corti, Michele Pierri, Walter Binni, Vittorio Bodini Luigi Corvaglia, Donato Valli, Vincenzo Ciardo, Luciano Pagano, Luciano Anceschi sono solo alcuni dei letterati che animarono uno dei periodi più attivi della cultura salentina.

Insieme diedero vita alla rivista “L’Albero” così chiamata per omaggiare la pianta d’ulivo che ben rappresenta la nostra terra, le radici salde al suolo e il desiderio di elevare lo spirito a qualcosa di sublime.

L’obiettivo del barone Comi era quello di offrire dignità ad un popolo schiacciato e sottomesso per troppo tempo e l’onore poteva essergli offerto attraverso la cultura e tramite l’economia ecco allora che nacque un oleificio per dare lavoro alla gente della sua terra. Il progetto però andò in malora e le conseguenze furono drastiche tanto da non riuscire più a risollevarsi. 

Fu per questo motivo che la Provincia di Lecce prese a carico la situazione della biblioteca affinchè non andasse perso il patrimonio librario di Girolamo Comi ricco di testi in francese e altri tradotti da lui stesso in italiano. Volumi ancora custoditi con amorevole cura nelle stanze del palazzo pregne di una bellezza senza eguali. Attualmente al piano terra sono presenti testi più recenti, di vario genere che possono essere presi in prestito. 

Ci auguriamo fortemente che il destino della Biblioteca Comi sia più felice di quello che si prospetta attualmente. La rilevanza culturale, sociale e identitaria di questo luogo è troppo importante perchè si disperdi nella memoria dei salentini.

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