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Le avevamo conosciute pochi anni fa e ci erano piaciute tantissimo. Hanno fatto il giro d’Italia, attraversato le scuole, fatto tappa nelle librerie, sono state acclamate durante i festival letterari e insignite di premi importanti come l’Andersen ricevuto nel 2014, hanno avviato una collana editoriale ossia “Leggimi forte” per i tipi Sinnos.

Le chiamano “Cattive” perchè son ribelli e così piacciono a noi. Se qualcuno credeva che il loro impegno sarebbe caduto nel dimenticatoio ha fatto un grande errore perchè grazie a questa pubblicazione loro sono diventate delle vere e proprie eroine per le nuove generazioni.

Idoli di grandi e piccini, le protagoniste dell’avvincente graphic novel scritto da Assia Petricelli e Sergio Riccardi si dimostrano straordinarie, forti, intelligenti, carismatiche, temerarie e combattive.

Dopo la prima edizione, nel 2013, e il relativo successo ecco che la casa editrice Sinnos ripropone il volume in un nuovo formato e con le illustrazioni a colori.

“Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative” si sofferma su alcune biografie eccellenti della storia. Si tratta di scrittrici, scienziate, filosofe, pittrici e molto altro. Come scrive Cecilia D’Elia nell’introduzione “Bisogna diffidare dalle storie che non ricordano le donne, perchè nascondono una parte della realtà e non le rendono un buon servizio”.

E’ fondamentale infatti conoscere il coraggio di Olympe De Gouges, la drammaturga francese che visse durante la rivoluzione francese i cui scritti femministi ebbero grande risonanza: “Di lei dissero che era pazza. Affetta da “isteria rivoluzionaria”. Dissero che non sapeva nè leggere, nè scrivere, e che gli autori delle sue opere erano in realtà i suoi amanti. Non gli bastò averla uccisa, fecero di tutto per cancellarne la memoria”. Così come è opportuno sapere chi ha inventato il giornalismo investigativo quindi le audaci peripezie di Nellie Bly che quando lesse sul principale giornale di Pittsburgh un articolo in cui si sosteneva che le donne fossero nate per pulire, cucinare, crescere bambini e non per lavorare decise di dimostrare personalmente come quelle affermazioni fossero delle vere e proprie falsità.

I racconti a fumetti che danno viva voce alle protagoniste continuano con Elvira Coda Notari, la prima donna regista cinematografica italiana, una delle prime della storia del cinema mondiale; Nawal El Saadawi, militante femminista egiziana che si batte contro la pratica delle mutilazioni genitali; Antonia Masanello, patriota italiana, unica combattente italiana che prese parte alla spedizione dei mille in Sicilia; Marie Curie, fisica e chimica polacca nonchè Premio Nobel; Aleksandra Kollontaj,  rivoluzionaria russa, la prima donna nella storia che abbia avuto l’incarico di ministro e di ambasciatrice; Alfonsina Morini Strada, prima donna a competere in gare maschili, pioniera della parificazione tra sport maschile e femminile; Angela Davis, attivista del movimento afroamericano statunitense, militante del Partito Comunista degli Stati Uniti d’America fino al 1991; Claude Cahun; artista, fotografa e scrittrice francese, esponente del surrealismo ed impegnata politicamente; Domitila Barrios De Chungara, sindacalista boliviana, ha combattuto contro lo sfruttamento dei minatori e ha portato avanti una lotta pacifica contro le dittature di René Barrientos Ortuño e di Hugo Banzer Suárez; Franca Viola, prima donna italiana a rifiutare il “matrimonio riparatore” divenendo simbolo dell’emancipazione delle donne italiane; Miriam Makeba, ha lottato contro l’apartheid ed è stata delegata alle Nazioni Unite inoltre è stata una cantante jazz; Hedy Lamarr, inventrice e cantante; Onorina Brambilla, partigiana e sindacalista.

Abbiamo bisogno di libri come questo per poter avere il coraggio di portare avanti le battaglie del nostro tempo. Esiste ancora una mentalità pregna di pregiudizi e per abbattere simili stereotipi occorre conoscere e diffondere quelle storie che focalizzano l’attenzione su dei personaggi la cui unica peculiarità è il desiderio di applicare quei valori universali racchiusi nelle parole uguaglianza e giustizia che vanno di pari passo con libertà e democrazia.

 

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