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“Alda Merini tarantina. In viaggio, con lei, nella Puglia poetica” a cura di Silvano Trevisani è un saggio pubblicato nel 2019 nella collana Nuova luce della casa editrice Macabor.

A distanza di dieci anni dalla morte di Alda Merini che ha vissuto per un periodo della sua esistenza a Taranto come sposa del poeta e medico Michele Pierri, persona straordinaria, umile dalla vita avventurosa e affascinante, si ricorda la poetessa dei Navigli con un generoso omaggio letterario.

Dalla Puglia, un coro di poeti, molti dei quali hanno frequentato la casa di via Pupino, scrivono di Alda in un volume che ha coinvolto anche Emanuela Carniti, la sua figlia primogenita.

“Di mamma e Michele Pierri ricordo i loro viaggi a Milano perché io, a differenza di Barbara, a Taranto non ci sono mai stata. Pierri era un uomo molto gentile e signorile, nella sua età avanzata, e aveva un aspetto bonario e accorto. Capivo che mamma amava molto Taranto, la descriveva e ne parlava con un certo orgoglio. So di sicuro che mamma amava moltissimo il mare e che prima di venire a Taranto non lo aveva mai visto, perciò ne era attratta e ce ne portava un poco nei suoi racconti”.

Le prime pagine si soffermano sul legame con Pierri, rimasto vedovo dell’amatissima moglie Aminta, morta nel 1980, da cui aveva avuto dieci figli, venuto conoscenza grazie a Giacinto Spagnoletti della vicenda di Alda, che era da poco uscita dal manicomio, chiuso come conseguenza della legge Basaglia ed era completamente sola, smarrita, dimenticata da molti. Michele fu folgorato dalla sua grande poesia. Ad Alda le offrì conforto e sostegno finchè non la accolse a casa, a Taranto.

Si sposarono e la loro storia durò sette anni durante i quali la poetessa diede alla luce le sue opere più importanti. “Fui una sposa felice” si definiva la Merini pensando a quel periodo.

“In realtà tutta la vicenda umana di Alda” scrive Trevisani “è stata conosciuta in maniera molto approssimativa, senza tenere in giusto conto la creatività a volte giocosa di Alda, che amava inventare pagine di vita sullo slancio di emozioni, come quando dichiarava e scriveva di aver amato Michele da ragazza, prima del ricovero, cosa naturalmente impossibile, poiché quando lei nasceva, il 21 marzo a primavera, Michele era sposato e padre da anni”.

Nel libro vengono approfondite anche altre figure importanti della storia poetica pugliese come Vittorio Bodini, Girolamo Comi, Luigi Fallacara, Vittore Fiore, Cosimo Fornaro, Biagia Marniti, Marino Piazzolla, Michele Pierri, Claudia Ruggeri, Cristanziano Serricchio, Giovanna Sicari.

I poeti contemporanei che compaiono in questa antologia composta da più di trecento pagine sono invece: Lino Angiuli, Carlo Alberto Augieri, Marilena Cataldini, Vittorino Curci, Dino De Mitri, Daniele Giancane, Giuseppe Goffredo, Giacomo Leronni, Anna Santoliquido, Gerardo Trisolino oltre alla nota conclusiva dedicata al curatore, Silvano Trevisani, saggista, poeta, scrittore, critico d’arte.

Giornalista professionista, Trevisani è nato e vive a Grottaglie, capo redattore del settimanale “Nuovo Dialogo” e direttore della rivista “l’Officina – Laboratorio delle culture e delle storie”. È stato per molti anni responsabile dei servizi culturali del “Corriere del giorno di Puglia e Lucania”, ha lavorato per la redazione di Bari di “Repubblica”, ha collaborato con “l’Osservatore Romano” e collabora con giornali e riviste.

Le note critiche dell’antologia sono state curate da Amedeo Anelli, Ettore Catalano, Mariarosaria Cesario, Neria De Giovanni, Marco de Santis, Sergio D’Onghia, Antonio Errico, Daniele Giancane, Paolo Leoncini, Francesca Mariorenzi, José Minervini, Giuseppe Pierri, Gerardo Trisolino, Michele Vigilante, Bonifacio Vincenzi.

 

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