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Venerdì 8 giugno alle ore 19:00 presso la sede di Levèra nel territorio di Noha, frazione di Galatina, si svolgerà l’incontro “Cinquant’anni dal ’68”.

L’iniziativa ideata dall’attivista culturale Paola Bisconti nasce dal desiderio di ricordare uno dei periodi storici più importanti del Novecento durante il quale i movimenti studenteschi così come quelli guidati dalle femministe hanno contribuito a svecchiare una società che si presentava contraddittoria e bigotta.

Mossi dalla domanda di Jurgen Habermas “E’ vero che le oasi dell’utopia sono state prosciugate?” proveremo a comprendere il nostro presente interrogandoci su quanto ci è rimasto in eredità da quel mitico 1968.

Siamo riusciti a tenere fede ai valori di rinnovamento ritenuti indispensabili per garantire la democrazia? Nutriamo ancora il desiderio di difendere i nostri diritti con una pacifica irruenza e una sana determinazione? Abbiamo dei sogni da realizzare? Crediamo con efficacia nel cambiamento?

Tenteremo quindi di riflettere su ciò che è stato sulla base di alcuni fatti storici ritenendoli la chiave di lettura del nostro presente.

A guidarci nelle riflessioni ci saranno Milena Carone, avvocata; Pina Nuzzo, Laboratorio Donnae e Serenella Molendini, Consigliera Nazionale di Parità.

Lo sguardo femminile sarà fondamentale per ricostruire gli eventi sotto l’aspetto letterario, artistico, sociale.

Attraverso alcuni momenti musicali, la proiezione di video e varie letture compiremo un viaggio nel passato lasciandoci contagiare da quell’entusiasmo autentico che ha animato un’intera generazione fiduciosi di riuscire a dissetare le oasi della nostra speranza.

Dettaglio di non poco conto è la scelta del luogo dove poter affrontare le tematiche proposte nella serata in occasione del cinquantenario del 1968.

La sede nella quale sorge e opera Levèra, associazione di promozione sociale, è un bene confiscato alla Sacra Corona Unita pertanto l’ostinazione dimostrata da coloro che hanno voluto restituire l’immobile alla società onesta e di quanti si adoperano nel far sì che diventi un presidio di legalità è la chiara manifestazione di un autentico desiderio di giustizia.

 

 

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