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Le “Little Free Library” sono molto semplicemente delle casette di legno il più delle volte realizzate in maniera artigianale, che hanno lo scopo di contenere libri di qualsiasi genere. I testi raccolti possono essere presi e regalati da chiunque, ma l’idea di base è la casetta di legno sia pensata per le persone che abitano il quartiere dove queste sono installate, perché oltre al semplice prendi e lascia un libro, fondamento del progetto, il movimento delle “Little Free Library” punta anche a creare un momento di incontro attraverso i libri, a suscitare un dialogo, un dibattito, letture collettive, insomma a creare condivisione di saperi e momenti di aggregazione letteraria.

LE LITTLE FREE LIBRARY DI PAOLA BISCONTI

A molti sarà capitato di trascorrere qualche giorno di vacanza in Salento negli ultimi anni e tra mare, sole e monumenti barocchi sarà stato facile incontrare una giovane donna con uno zaino sulle spalle pieno di libri. Lei è Paola Bisconti, giornalista e scrittrice, che da tempo si impegna a promuovere la lettura e la diffusione di libri in tutto il Salento. Il suo impegno letterario si alterna attraverso diverse iniziative culturali, ma sono due quelle che hanno avuto il maggiore successo. La prima è il suo “Vagabondaggio Letterario” durante il quale con estrema facilità e naturalezza coinvolge giovani e no in letture collettive in spazi pubblici come parchi, ville comunali, zone delle movida estiva, spiagge, ovunque possa trovare persone che abbiano voglia di trascorre qualche minuto leggendo uno dei libri che propone durante il suo vagabondare. Ma soprattutto Paola è conosciuta per aver portato per la prima volta nel sud Italia il movimento delle “Little Free Library”, installando decine e decine di mini biblioteche nel territorio pugliese e non solo. “L’idea di realizzare le prime mini biblioteche – spiega Paola Bisconti – risale al 2013 quando lessi su Internet dell’iniziativa relativa al movimento americano. Ho voluto approfondire e ho scoperto che la prima Little free Library in Italia è stata collocata a Roma. Ho pensato subito che un simile progetto si sarebbe potuto attuare nel mio paese, Cavallino in provincia di Lecce. Ho proposto il tutto all’amministrazione comunale che ha accolto con entusiasmo la proposta e grazie al fondamentale aiuto da parte di mio marito è stato possibile realizzare concretamente le prime casette”.

UNA RIVOLUZIONE CULTURALE E PAESAGGISTICA

In soli 3 anni l’idea di Paola si è diffusa su tutto il territorio della provincia di Lecce, dando vita ad un piccolo miracolo culturale grazie al libro, in un periodo storico dove i testi cartacei vengono sempre più spesso sostituiti da strumenti tecnologici. “Da allora il successo è stato clamoroso e inaspettato– afferma entusiasta Paola – tale da ricevere una serie irrefrenabile di richieste consentendomi di inaugurare ormai quasi trenta mini biblioteche nel territorio pugliese”. Sono tante le motivazioni che hanno spinto Paola a lavorare con sempre maggiore impegno per diffondere le sue “Little Free Library”: “Gli obiettivi sono molteplici. Senza dubbio primeggia il desiderio di sensibilizzare adulti e bambini alla lettura ma anche quello di consentire la socializzazione attraverso i libri. I messaggi impliciti che porta con sè l’iniziativa sono a mio parere rivoluzionari. Tento di descriverli: è un invito alla bellezza. Troppo spesso i contesti urbani sono abbrutiti dal grigio del cemento che invade ogni angolo di paesi e città. Le mini biblioteche regalano colore, grazia ed eleganza all’arredo urbano. E’ l’affermazione di un principio latente ed è quello democratico”. Ma c’è ancora di più come sottolinea ancora Paola. “Offrire gratuitamente un servizio culturale consente di affermare quel valore secondo il quale la cultura è di tutti e per tutti. É un efficace passatempo che può sopperire la noia e frenare le frequenti azioni criminali messe in atto dai ragazzini”. In questi 3 anni Paola, con l’aiuto di suo marito che costruisce materialmente le casette, ha installato le sue piccole librerie non solo in contesti pubblici come piazze o parchi grazie al sostegno di amministrazioni locali, anche se confessa come il “coinvolgimento delle istituzioni c’è ma sarebbe bello se fosse più costante”, ma anche contesti molto più particolari e singolari come un call center, un centro commerciale e su alcune spiagge della costa salentina.

LA STORIA DELLE LITTLE FREE LIBRARY

La storia delle “Little Free Library” ha meno di 10 anni e inizia intorno al 2009 negli Stati Uniti, precisamente nel Wisconsin nella città di Hudson. Ad avere l’idea di costruire queste piccole casette per contenere e condividere libri sono Todd Bol e Rick Brooks. Il primo esperimento inizia su una delle piste ciclabili della città dove risiedono i due; installano una casetta di legno in cui inseriscono de libri accessibili a tutti e in maniera completamente gratuita. Se Todd Bol può essere considerato il padre, l’ideatore di questo movimento che si è sviluppato in tutto il mondo, è a Rick Brooks che si deve la crescita in termini di organizzazione e catalogazione di tutte le “Little Free Library” del mondo. Infatti, per installare una casetta di legno che possa essere inserita nel circuito ufficiali delle “Little Free Library” bisogna registrarsi sul sito dell’organizzazione, pagare una piccola quota associativa pari a circa 38 dollari e inserire sulla casetta il logo ufficiale dell’organizzazione con il relativo numero di registrazione unico.
In Italia il movimento arriva nel 2012 e la prima cassetta di legna del movimento viene installata a Roma nel quartiere di Vigna Clara nel parco dell’Inviolatella Borghese.

Articolo apparso su HelpApp – Solidarietà virale

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