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“Roar! Come diventare un leone” di Jon Agee tradotto da Claudia Valentini edito da Il Castoro è un delizioso albo illustrato che racconta la storia di un simpatico bambino determinato nell’ottenere il “Diploma da Leone”.

Averlo non è facile ma frequentando una scuola nata per offrire a chiunque la possibilità di diventare forte e coraggioso come il re della foresta, il protagonista del volume può avere buone possibilità di farcela.

Il percorso prevede il superamento di sette fasi durante le quali il ragazzino deve dimostrare di saper assumere le tipiche posizioni del leone, di simulare un gran bel ruggito, di riuscire a mangiare come il suo idolo, di avere la capacità di mimetizzarsi ed essere veloce e scattante.

Non è per niente semplice la vita del leone e imitarla è una vera impresa soprattutto per un bambino tenero e dolce come lo è il protagonista.

Ma proprio quando le speranze sembrano svanire ecco che il bambino dimostra con un coraggio inaspettato la sua straordinaria forza.

Si tratta di un gesto dettato da un profondo senso di giustizia e dal desiderio di difendere il più debole.

Questa inattesa manifestazione di caparbietà ma soprattutto di altruismo consentono al ragazzino di ottenere il diploma tanto ambito.

La fantasia in questo albo è a briglia sciolta: il luogo è indefinito, non conosciamo il nome del bambino, giunge da solo alla scuola da leoni e va via seguito da nuovi amici, in un’anonima città nasce una scuola del tutto sui generis dove a far da professor c’è un leone in carne ed ossa, artigli e criniera.

Addestrare dei leoncini da città è molto più complesso dall’addestrare leoncini da foresta eppure in entrambe le situazioni il pericolo è in agguato e un bravo leone deve saperlo riconoscere e affrontare.

Non basta indossare uno scomodo e buffo vestito da leone per rendere il nostro amico un vero animale feroce. Ci sono doti e qualità che si sottovalutano ma senza di esse un leone non sarebbe tale. Ci vogliono capacità di osservazione, arguzia, destrezza, eleganza e a volte perfino delicatezza.

La storia così ben strutturata, arricchita dalle illustrazioni colorate e dai tratti morbidi, con una narrazione vivace e divertente favorisce la riflessione al piccolo lettore che coglie il senso più autentico del coraggio inteso come virtù tipica del leone che in questa storia diventa il re dell’amicizia.

 

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