Diverse esperienze hanno reso speciale l’estate appena trascorsa. La partecipazione alla Festa del Risveglio che si è svolta mercoledì 9 agosto a Seclì è senza dubbio una delle più singolari e indimenticabili. Ad organizzare l’evento le donne di Luna_Laboratorio Rurale di Seclì che per il terzo anno consecutivo hanno pensato di invitare chiunque lo desiderasse per condividere il momento speciale della raccolta della canapa.

Alle 5:00 del mattino un gruppo di temerari si sono incontrati in Contrada Luna, luogo dal quale prende il nome il progetto d’innovazione sociale e agricola, a sorseggiare del buon caffè prima di mettersi al lavoro e ripetere la tabella di marcia di una giornata intensa e a contatto con la natura.

L’aria fresca ha accompagnato i contadini, grandi e piccini, nei campi dove la canapa attendeva d’essere raccolta mentre il sole sorgeva lentamente sopra di noi regalandoci la dolcezza dei primi raggi di luce.

Tra poesia, incanto e meraviglia ognuno ha contribuito a sostenere un progetto che ci ricorda la necessità di tornare alla terra, di affondare i piedi nelle zolle rosse e di provare la fatica di un mestiere riscoperto dalle nuove generazioni, un lavoro che ci insegna a rispettare il ritmo della natura e a diventare parte di essa; che ci invita ad osservare ogni piccolo germoglio e ad avere cura anche di uno stelo d’erba.

A ribadirlo è Fabiana Sassi, una delle fondatrici di Luna, agronoma di professione che insieme a Rossella, Arianna, Barbara e Federica hanno dato vita a un’impresa singolare, coraggiosa e ammirevole.

Dopo gli anni trascorsi fuori dal Salento ognuna di loro ha sentito la necessità di fare ritorno nella propria terra natia e dare vita ad un progetto che si occupa di agricoltura autoctona ossia il recupero di culture locali come gli innesti di albicocche di Galatone e la coltivazione dello zafferano anch’esso prodotto tipico di Galatone oltre che della canapa e di altre erbe officinali.

Ogni scelta compiuta dal team, valido e competente, ha lo scopo di generare dei percorsi tali far divenire il laboratorio un luogo di aggregazione e coinvolgimento attivo per la comunità locale.

Il primo step affrontato dalle imprenditrici nel 2015 è stato quello di recuperare la struttura, un immobile impiegato come comunità di recupero per i tossicodipendenti e abbandonato per dieci anni.

Nei due ettari e mezzo dell’area campestre si è pensato di impiegare una parte del terreno alla coltivazione della canapa, pianta perfetta per rigenerare il suolo, così dopo una serie di esperimenti e varie prove è stato deciso di utilizzare le foglie della canapa per realizzare delle tisane.

Le bustine con il marchio Luna_Laboratorio Rurale sono vendute in sede o nei mercatini ai quali le socie prendono parte ma a breve saranno distribuite anche nelle erboristerie e in svariate attività commerciali.

Conoscere questa felice realtà è un’occasione per ribadire quanto sia opportuno e quanto mai necessario avere il coraggio di credere nelle proprie risorse e contribuire affinchè queste possano offrire dei buoni frutti.

La chiacchierata continua con Barbara Vaglio, una delle fondatrici di Luna, che mi racconta di un ulteriore progetto altrettanto innovativo e creativo da lei ideato insieme a Luciana Zompì rivolto al mondo delle mamme.

“Abbiamo dato vita a una linea di abbigliamento denominata “Mamma Zazi”– mi dice Barbara – rivolta alle donne in dolce attesa che possono sentirsi libere di indossare delle camicie da notte alternative sulle quali sono riportate frasi allegre e ironiche. La maxi t-shirt per premaman è comoda e originale inoltre ha un taglio sotto il seno per favorire l’allattamento. Un laccetto regolabile consente di riutilizzarla anche dopo il parto”.

In questo exploit di start up rientra un progetto parallelo a quello rurale che vede le ideatrici di Luna portare avanti il Laboratorio Urbano Nuove Armonie la cui sede è situata all’interno del Palazzo Ducale di Seclì dove si svolgono attività ricreative e formative indirizzate in particolare ai giovani.

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