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In una delle numerose serate culturali che Pompea Vergaro organizza da oltre un ventennio è nata l’idea di realizzare il saggio “Il ratto di Europa in arte e letteratura. Un rapimento dei sensi tra mito e mistero” edito da L’officina delle parole.

A raccontarlo è lei stessa nell’introduzione dove scrive “Tutto ha inizio una sera nel cuore di Lecce al ristocaffè “all’Ombra del Barocco”, uno spazio della prestigiosa libreria “Liberrima” tra l’intenso aroma del caffè, le note di un pianoforte e una mia breve conversazione con il pubblico sul percorso che intreccia il mito di Europa lungo i secoli con delle pregiate opere d’arte sul suo rapimento”.

Queste opere d’arte sono state riportate nel libro e fanno da filo conduttore all’esaustivo racconto redatto dall’autrice che in seguito ad un lavoro certosino ha dato vita ad una pubblicazione elegante, raffinata ma soprattutto molto interessante.

Partendo dal mito Pompea Vergaro ricorre a una serie di opere d’arte che lo hanno interpretato svelando dei retroscena meno noti o delle curiosità inaspettate. Iniziando dall’età classica fino a giungere al xx secolo leggendo il testo si compie un viaggio nel tempo che si rivela intrigante.

Scene che riproducono il rapimento di Europa si trovano sul vaso di Assteas risalente al IV secolo a. C., su un affresco pompeiano del I secolo d. C. e ancora in svariati dipinti custoditi nei musei più celebri del mondo. Tutti sono ricchi di una simbologia particolarmente interessante e presentata con maestria dalla studiosa rendendo il volume una scoperta piacevolissima. Il toro per esempio è il simbolo della virilità, l’isola è il simbolo dell’accoglienza e il mare è il simbolo del movimento.

La storia della bellissima Europa della quale si innamorò Zeus che assunse le sembianze di un toro bianco che rapì la fanciulla galoppando sull’acqua fino a raggiungere l’isola di Creta dove il padre dell’Olimpo si unì alla giovane Europa dando alla luce tra figli, Minosse, Radamanto e Sarpedonte è stata oggetto di poemi e poesie di tutti i tempi. Pompea Vergaro ricostruisce anche questo excursus letterario che va dall’Iliade fino ai versi dei poeti maledetti.

Questo percorso visivo e linguistico è un vero e proprio rapimento dei sensi che inebria e stordisce come solo il connubio tra arte e letteratura sanno creare se sapientemente equilibrati da una scrittrice attenta e appassionata come Pompea Vergaro.

 

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