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Potrebbe diventare il libro del mese di Fahrenheit, il noto programma di Radio3 interamente dedicato ai consigli letterari, “La compagnia dei soli” edito da Sinnos. Scritto con forza ed efficacia da Patrizia Rinaldi, Premio Andersen 2016, e illuminato dalle illustrazioni di Marco Paci, la graphic novel è un volume picaresco, bellissimo e folle.

Sono affidate ad un gruppo di ragazzi sopravvissuti a una serie di catastrofi e battaglie feroci, le avventure che si susseguono tra le pagine di un testo che non risparmia caos e disordine ma offre soprattutto luci di speranza.

I personaggi “sono solo ragazzi soli” che vivono sotto una città brulicante e disastrata prima dai predatori dal mare poi dall’esercito straniero. Incastrati tra i cunicoli sotto un vulcano “roba viva e pericolosa” pronto ad esplodere, i giovani “acrobati di gesti e parole” sono intraprendenti e sanno muoversi “come se avessero una bussola”.

Suddiviso in dieci capitoli, il libro-mosaico presenta una trama con un ritmo incisivo che ci conduce in un labirinto dedalico dove il leader è Izio detto lo sgorbio, un nano astuto e scaltro. Lui che si autodefinisce “l’accidente, l’incidente, la fatalità che mi volle sgorbio di natura” è abile e imbattibile. Costretto a scappare insieme agli altri da un esercito crudele che vorrebbe la loro morte, Izio e il resto della compagnia è nascosto nei sotterranei dove “non fiatano, non sudano, non  tremano”.

Insieme a Francesco, Mariolina e i gemelli c’è Pier Remigio, figlio di un tenente crudele e avaro. Il padre vorrebbe che il ragazzo combattesse come lui e per lui ma il giovane si ribella e lo definisce “il tradimento della sua stessa carne”.

Imprigionato e costretto a subire terribili pene, Pier Remigio resiste grazie al ricordo della madre, donna saggia e sensibile, che ha tenuto lontano il figlio dalla dannata arte della guerra.

La Rinaldi con la sua scrittura rara e dirompente è riuscita a rendere epica una storia ideata con febbrile fervore, una storia che ci esorta a emulare quei ragazzi soli affinchè si possa rincorrere la libertà tramutando la paura in coraggio.

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