Guardami quando crederai di aver smarrito la tua identità e non saprai più riconoscerti in niente e nessuno. Guardami perché attraverso queste foto potrai trovare la risposta ai tuoi perché.
Sembra essere questo il monito che emerge dalla raccolta fotografica di Michele Piccinno edita da Il Raggio Verde.
Un volume elegante e raffinato tanto quanto gli scatti qui raccolti e sapientemente accompagnati dalle parole di Lucia Accoto. Sono libere interpretazioni, piccoli racconti, audaci versi poetici quelli che la scrittrice e giornalista affianca alle immagini tutte in bianco e nero lasciando così allo spettatore il potere magico di scegliere i propri colori.
Il libro fotografico curato da Bruno Barillari esalta la bellezza disincantata che le foto esprimono: sguardi distratti di bambini che vivono in una terra narrante e dispensatrice di sogni e visioni; donne e uomini intenti nelle loro semplici ma accurate azioni quotidiane; un’anziana signora curvata dalla fatica degli anni a bordo del letto intenta a ricamare i ricordi del suo passato; un fanciullo che beve da una fontana come quelle che non si ritrovano più; un gruppo di ragazzini che muniti di strumenti musicali improvvisa una banda; un uomo ricoperto di sabbia dalla testa ai piedi visto dal basso eretto come una statua.
Michele Piccinno, originario del Salento e residente da diversi anni nel Nord Italia, ci offre uno sguardo profondo sull’anima della nostra terra che cambia senza mai rinnovarsi e lo fa attraverso l’attimo rubato, l’istante raccontato, il momento catartico di ciò che è stato e mai sarà.
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