«L’idea – scrive sulla sua pagina il paesologo Franco Arminio – è che il mese di settembre ognuno vada in libreria a comprare un libro di poesia. Se poi si vuole dare un impatto maggiore a questa scelta possiamo pensare a un giorno in cui concentrare gli acquisti, sabato 15 settembre. La circolazione della poesia dipende da noi: se noi compriamo poesia gli editori stamperanno poesia. Sarebbe bellissimo se le gli scaffali di poesia dopo quel giorno restassero vuoti. Una volta si diceva che la bellezza salverà il mondo, ora si potrebbe dire che la poesia salverà il mondo.

Settembre è un mese lirico. Guardatevi la luce che batte sui polsi e andate in libreria, cercate lo scaffale più nascosto, più esiguo, cercate lo scaffale dei poeti. È una cosa che potete fare ogni giorno, ma facciamo che il giorno buono è la bisettrice del mese, il 15 settembre. Facciamo un assalto alla poesia, sorprendiamo i librai e anche gli editori e anche i poeti: decidiamo di farci accompagnare da qualcuno di loro nell’autunno che viene e anche nell’inverno.

La poesia è sempre questione molto privata tra chi legge e chi scrive, è un faro che non lampeggia in tutte le notti, è una lucciola alle due del pomeriggio, è un mucchietto di neve in un mondo col sale in mano. Qualunque cosa sia questo è un tempo in cui alcuni possono chiedere qualcosa alla poesia. Già in rete si assiste con piacere alla presenza dei versi, ma ci vuole che la poesia venga comprata, ci vuole una prova che teniamo a lei come lei tiene a noi. Lungamente l’amore della poesia nei nostri confronti è stato un amore non corrisposto. Adesso è il tempo di ricambiare».

Grazie Franco Arminio.

Sono certa che saremo in tanti a compiere l’assalto alla poesia.

Scegliete la vostra libreria e non esitate a fare scorta di libri poetici 🙂

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