Luca ha tredici anni e l’estate vorrebbe trascorrerla con gli amici ma è costretto a seguire la propria famiglia che per le vacanze ha deciso di tornare in Sicilia dove ci sono i parenti ad attenderli. Qui potrebbe divertirsi con il cugino Paolo ma il coetaneo è preso esclusivamente dallo studio e da altri doveri, il divertimento sembra non allettarlo. 

Un giorno però succede qualcosa. Luca incontra Mario e le loro bravate diventano il pretesto per raccontare una storia che racchiude tante storie. Daniele Nicastro in “Grande” edito da Einaudi Ragazzi esplora l’universo mafioso con gli occhi di un ragazzino che ha tanta voglia di crescere incespicando però in quei sentieri tortuosi che è obbligato a percorrere per comprendere cosa sia la vera libertà.

Mario ha il motorino e il cellulare, si veste alla moda, ha sempre tanti soldi e gli piace invitare Luca al bar che davanti a lui si sente un moccioso ma decide di stare al gioco e finge di essere come quel gradasso.

Lo capirà a proprie spese Luca che l’amicizia non è opportunismo, che non occorre superare delle prove per essere benvoluti in un gruppo, nè fare strani giuramenti e neppure promettere di non raccontare ciò che si sa o se è visto e soprattutto che fare i cosiddetti “lavoretti” non è un obbligo ma una delle azioni più scorrette e ingiuste che si possa fare nei confronti dei commercianti costretti a pagare il pizzo.

Il vortice della mafia stava quindi per divorare un ragazzino ingenuo che però lentamente dimostra di avere delle perplessità sull’onestà di Mario e grazie al cugino Paolo trova il coraggio per opporsi a un sistema perverso che sta alla base delle organizzazioni criminali.

L’onestà luminosa di Paolo giunge come un raggio su Luca che inizia a comprendere in quale guaio si sia cacciato così superando l’omertà impostagli ecco che l’adolescente dimostra di essere grande ammettendo di essere caduto in una trappola e riconoscendo i propri errori.

Il libro di Daniele Nicastro è una delle letture più belle e necessarie da offrire ai ragazzini (e non solo) perchè attraverso una scrittura attenta e lucida con uno stile narrativo immediato possano riflettere su una questione attuale ed essere aiutati a riconoscere l’inganno e a smascherarlo.

 

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